Finalmente un punteggio ambientale ufficiale per l'abbigliamento

L'iniziativa francese, a lungo dibattuta, di introdurre un'etichettatura ambientale per i prodotti tessili è stata approvata da Bruxelles. A partire dalla seconda metà del 2025, i marchi volontari potranno indicare l'Ecobalyse sulle loro etichette. Questo punteggio riflette l'impatto ambientale di un prodotto su una scala aperta, simile al Nutri-Score per l'abbigliamento.

Inizialmente, questo sistema doveva essere obbligatorio per tutti i marchi. Alla fine, solo quelli che comunicano la loro impronta di carbonio saranno obbligati a mostrare questo punteggio. Una prima barriera contro le pratiche di greenwashing.

Una misura che incoraggia l'azione... anche senza impegno

Il testo include anche una potente salvaguardia: dopo un anno, se un marchio non pubblica volontariamente il proprio punteggio, le associazioni dei consumatori potranno generare un punteggio predefinito a partire dai dati disponibili. Questo meccanismo è rivolto in particolare ad alcuni marchi dell'ultra fast fashion che attualmente non sono molto trasparenti.

Un altro punto chiave è che il governo francese ha preferito il metodo Ecobalyse a quello dell'impronta ambientale dei prodotti europei (PEF), che è stato criticato perché in alcuni casi favorisce i prodotti di fascia bassa.

Verso un'etichettatura globale: ambientale, sociale, sanitaria, di benessere animale

Alcuni marchi si stanno già spingendo oltre, utilizzando indicatori più ampi come il Fashion Score sviluppato da Clear Fashion. Questo punteggio su 100 comprende anche :

• Le condizioni sociali della produzione,
  
  
• Problemi di salute legati ai materiali,
  
  
• Rispetto del benessere degli animali.
  
  

L'obiettivo è quello di fornire una visualizzazione completa e affidabile che possa essere compresa a colpo d'occhio, utilizzando un chiaro codice colore ispirato al Nutri-Score.

Cosa significa per i marchi tessili

Anche se l'etichettatura Ecobalyse sarà inizialmente volontaria, lo slancio sta crescendo. E gli obblighi per gli operatori del settore si stanno accumulando:

• Tracciabilità precisa delle materie prime e dei processi produttivi;
  
  
• Dichiarazione affidabile dei dati ambientali ;
  
  
• Conformità ai requisiti REP del settore tessile (contributi, eco-modulazioni, riparabilità, ecc.).
  
  

I marchi che anticipano questi nuovi requisiti saranno in vantaggio, sia in termini di conformità che di immagine del marchio.

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• Tracciamento automatico dei dati del prodotto (composizione, origine, materiali riciclati) ;
  
  
• Gestire le eco-modulazioni e i fondi di riutilizzo/riparazione;
  
  
• Generare dichiarazioni REP conformi e verificabili;
  
  
• Anticipare i futuri requisiti di etichettatura ambientale.
  
  

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