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L'industria del calcestruzzo chiede di dividere l'REP del PMCB: verso due REP separati?

L'industria del calcestruzzo vuole realizzare una riforma approfondita del sistema REP dei PMCB. La loro proposta è di separare il settore in due entità distinte per tenere conto della natura specifica dei materiali inerti. Una richiesta che potrebbe ridistribuire l'equilibrio tra organizzazioni ecologiche e commercianti.
Scritto da
Lucas Sichère
Pubblicato su
2025-06-24

Un REP PMCB troppo generico per i produttori di calcestruzzo

Dall'entrata in vigore nel 2023, l'REP PMCB (Prodotti e materiali da costruzione) richiede a tutti i produttori di materiali da costruzione di finanziare la gestione dei rifiuti dei loro prodotti.

Ma la Fédération de l'industrie du béton (FIB), la Fédération nationale des industries du recyclage (Federec Béton) e l'Union nationale des producteurs de granulats (UNPG) ritengono che l'attuale sistema non rifletta la realtà sul campo per i materiali inerti come il calcestruzzo, gli aggregati e i materiali minerali solidi.

A loro avviso, l'attuale sistema REP è stato concepito sulla base di un modello ispirato ai rifiuti leggeri selezionati nei centri di raccolta (gesso, legno, plastica, ecc.), ma inadatto ai volumi, alla logistica e ai vincoli tecnici dell'industria del calcestruzzo.

Una proposta di riforma: due REP separati

I rappresentanti dell'industria del calcestruzzo hanno avanzato una proposta chiara:

Creare un secondo settore REP specificamente dedicato ai materiali inerti, con le proprie organizzazioni ecologiche, le proprie scale e una governance adeguata.

L'obiettivo:

  • Garantire una migliore tracciabilità dei flussi massicci di inerti;

  • Evitare finanziamenti incrociati tra prodotti inerti e non inerti;

  • Rispondere alle principali sfide logistiche del calcestruzzo: trasporto, piattaforme, riutilizzo in loco, ecc.

Una relazione di valutazione sull'REP per il PMCB sarà presentata al governo nell'autunno del 2025. L'industria del calcestruzzo intende presentare la propria posizione, con il sostegno di diverse autorità locali che devono affrontare i costi crescenti della gestione di questi rifiuti.

Cosa significa per i marketer

Per i produttori, i distributori e gli importatori di prodotti da costruzione, questa proposta di riforma è un segnale che non deve essere ignorato:

  • Il quadro dell'REP potrebbe essere ridisegnato entro il 2026, con obblighi diversi per i vari tipi di materiali;

  • Le organizzazioni ecologiche riconosciute potrebbero cambiare o specializzarsi maggiormente per tipo di prodotto;

  • La tracciabilità dei materiali diventerà un fattore chiave: ogni azienda dovrà saper classificare con precisione i propri prodotti, in particolare per giustificare la propria appartenenza alla giusta filiera.

In un contesto di revisione normativa, gli operatori del marketing devono già anticipare i possibili scenari e strutturare i dati relativi ai prodotti.

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