Quando il regime di responsabilità estesa del produttoreREP) per i prodotti e i materiali da costruzione (PMCB) è entrato in vigore nel maggio 2023, aveva un obiettivo ambizioso: finanziare un sistema di raccolta e riciclaggio su larga scala dei rifiuti da costruzione. Sulla carta, lo schema sembrava una leva virtuosa per l'economia circolare, in linea con i principi della legge AGEC.
Ma a quasi due anni dal lancio, i risultati non sono stati all'altezza delle aspettative. Sebbene siano stati aperti più di 6.000 punti di raccolta in Francia, la loro accessibilità rimane molto disomogenea e solo il 20% dei volumi di rifiuti viene effettivamente ritirato attraverso questa via. Peggio ancora, per alcune categorie di rifiuti (legno, metallo, gesso), il tasso di ritiro è addirittura del 7%, secondo i dati della Fédération Française du Bâtiment (FFB).
Oggi le aziende pagano i loro eco-contributi alle organizzazioni ecologiche... ma faticano a vederne i benefici. La promessa di un ritiro gratuito e operativo dei rifiuti si scontra con ostacoli logistici, una comunicazione poco trasparente e un'organizzazione ancora immatura. La Fédération du bâtiment lancia l'allarme: senza una migliore visibilità sugli aumenti dei prezzi e senza un reale controllo sull'uso dei fondi raccolti, il sistema REP per l'industria edilizia sta diventando una fonte di incomprensione e persino di esasperazione.
La situazione è ancora più preoccupante se si considera che nel marzo 2025 è stata annunciata una moratoria governativa per sospendere temporaneamente alcuni obblighi. Se da un lato questa moratoria consentirà di avviare una fase di consultazione, dall'altro solleva dei dubbi: si tratterà di una revisione profonda o di semplici aggiustamenti di facciata?
Il Ministero francese per la Transizione Ecologica ha confermato l'avvio di un'importante consultazione con tutte le parti interessate (imprese, autorità locali, organizzazioni ecologiche, sindacati). L'obiettivo è quello di rendere l'REP edifici realmente operativo, adattato alle realtà sul campo ed economicamente sostenibile.
Ma per molti imprenditori del settore, questa fase di discussione deve portare a una revisione strutturale: trasparenza dei prezzi, governance condivisa, migliore divisione delle responsabilità, strumenti digitali per semplificare la gestione, ecc.
Nonostante i suoi inizi caotici, l'REP per l'edilizia rimane un'iniziativa fondamentale per il futuro del settore e dell'ambiente. Ma per avere successo, deve basarsi su strumenti solidi, una governance trasparente e l'impegno di tutte le parti interessate.
CompliancR è pronta a sostenere questa trasformazione ponendo la conformità, la semplicità e le prestazioni ambientali al centro delle pratiche dei professionisti dell'edilizia.
A CompliancRsiamo d'accordo sul fatto che REP nel settore delle costruzioni sia un lavoro in corso e che il suo successo dipenda dal controllo totale dei dati, dall'automazione dei processi e da una tracciabilità impeccabile.
La nostra piattaforma AI identifica automaticamente i prodotti soggetti a REP, calcola gli eco-contributi per categoria e genera dichiarazioni conformi, indipendentemente dal settore di appartenenza. Centralizzando le informazioni e semplificando la gestione, le imprese edili possono finalmente riprendere il controllo dei loro obblighi REP e anticipare i cambiamenti delle tariffe o delle normative.